Descrizione
ESITO TEST INTOLLERANZA AL CAFFÈ
Esito negativo: l’individuo risulta essere un metabolizzatore veloce della caffeina, quindi poco sensibile agli effetti indesiderati.
- Esito positivo: l’individuo è predisposto ad essere un metabolizzatore lento della caffeina.
Questi ultimi individui devono monitorare la dose quotidiana per scongiurare effetti negativi sull’organismo come tachicardia e rischio di infarto.
INTOLLERANZA ALLA CAFFEINA. SINTOMI E ALTERNATIVE
Nausea, vomito e diarrea, gastrite o insonnia e tachicardia: sono solo alcuni dei sintomi dell’intolleranza al caffè. In generale l’intestino è uno degli organi che più di altri può indicare una possibile allergia o intolleranza alla caffeina.
Nonostante i sintomi dell’intolleranza siano meno gravi rispetto all’allergia, nella grande maggioranza dei casi, è bene non trascurare l’intolleranza alla caffeina poiché a lungo andare può aggravarsi e portare a sintomi più seri. Niente paura, conoscere è il primo step per il nuovo percorso di benessere.
Nel caso il nostro HOME TEST ti dica che sei intollerante alla caffeina, non avere paura, questo non significa che devi dire addio alla tanto amata tazzina di caffè espresso. Esistono diverse alternative prive di caffeina e spesso naturali che non hanno nulla a che fare con il caffè decaffeinato, che sconsigliamo agli intolleranti al caffè.
- Caffè d’orzo: vanta aroma e gusto fragrante.
- Caffè naturali: caffè di ghiande, il caffè di tarassaco e quello di cicoria.
- Ginseng: alta digeribilità, energizzante e con una quantità di caffeina minima.
SENSIBILITÀ ALLA CAFFEINA, COS’È?
La caffeina è una sostanza alcaloide naturale rinomata per le sue proprietà stimolanti ed è contenuta prevalentemente in caffè, tè, cioccolata, coca–cola, guaranà.
Uno degli effetti più conosciuti della caffeina è la sua capacità di agire come eccitante in grado di “ritardare” in maniera temporanea la sensazione di fatica, di migliorare i riflessi e la capacità di concentrazione, e di avere una blanda azione analgesica.
La caffeina è metabolizzata nell’organismo dall’enzima citocromo p450 1A2. Ogni persona possiede due copie del gene CYP1A2 (una copia ricevuta da ciascun genitore).
Sono due le varianti del gene che riguardano la metabolizzazione della caffeina nell’organismo: una variante codifica l’enzima che metabolizza la caffeina in maniera rapida, mentre l’altra quello a metabolizzazione lenta.
Gli individui che posseggono due copie dell’allele per la metabolizzazione rapida sono metabolizzatori veloci della caffeina, mentre le persone che presentano anche solo una copia dell’allele per la metabolizzazione lenta sono metabolizzatori lenti.
I metabolizzatori lenti devono monitorare la dose quotidiana, se la consumano in maniera eccessiva (più di 2 o 3 tazze di caffè o 200 mg di caffeina al giorno) possono avere effetti negativi sul loro organismo incluso un aumentato rischio di infarto.
Il nostro HOME TEST è in grado di identificare la predisposizione di un individuo ad essere un metabolizzatore veloce o lento della caffeina, soprattutto in un’ottica di prevenzione di possibili patologie cardiovascolari future.
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