Descrizione
TEST DI MATERNITÀ
Tipicamente l’indagine di maternità prevede l’analisi dei campioni di DNA della madre presunta e del figlio, su cui si effettua l’indagine di specifici marcatori di DNA, adeguatamente selezionati. Dal confronto dei “profili genetici” risultanti si ottiene la probabilità che la madre presunta sia biologicamente imparentata con il/la figlio/a. Quando il valore di probabilità supera il 99,72%, l’attribuzione di maternità è “praticamente certa”.
È possibile aggiungere all’analisi, seppur non necessario ai fini di un risultato valido, un campione di DNA paterno, che consente di raggiungere valori di probabilità più alti (superiori a 99,99%).
Il risultato ha esclusivamente valore conoscitivo, non legale.
Come prelevare il campione per il test di maternità
Nel caso di campione convenzionale*, il test viene effettuato prelevando un campione di cellule dall’interno della bocca con un tampone di cotone (tampone buccale).
Il test non è invasivo e risulta completamente indolore, oltre ad essere estremamente semplice e veloce e quindi adatto ad essere effettuato anche su tester molto piccoli (neonati o bambini).
Su richiesta siamo in grado di effettuare analisi anche su campioni non convenzionali* (come capelli, sangue e altro).
*Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento!
Come leggere l’esito del test di maternità
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- Esito negativo il risultato del test non conferma la paternità (paternità esclusa).
- Esito positivo il risultato del test conferma la paternità (paternità accertata).
Il test informativo non ha valore legale ma solo conoscitivo.
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